Spiego le cose dall'inizio.
Ieri sono andata a studiare a casa di un'amica, e la versione di greco era difficilissima e lunghissima. Alle 7 e mezza io vado a casa -passando per una graffetta e una vaschetta di patatine -.- - e lei va da un'altra amica per continuare a studiare..va a dormire da lei, e dice che mi chiamerà se finiscono la versione. Non mi chiama, deduco che non l'hanno finita, vado a scuola tranquilla pensando che tanto non sono l'unica, e anche gli altri lo diranno al professore. Ma poi il giorno dopo vengo a scoprire che la versione l'avevano finita eccome, solo che si erano "dimenticate" di chiamarmi.
Ma certo. Come avrei potuto credere che si sarebbero ricordate di me? Che importanza posso mai avere?
Devo smetterla di illudermi ogni volta.
Comunque a scuola il professore chi interroga in greco? Me. Ovviamente vado male e prendo 5. Io volevo iniziare ad andare bene..
Suona la campanella, chiedo alle mie amiche di aspettarmi 5 minuti perchè devo parlare con il prof, dicono di si. Scoppio a piangere, ho davvero bisogno delle mie amiche. Convinta che mi stanno aspettando, scendo le scale di scuola ancora piangendo, esco..e loro se ne sono andate. Mi faccio tutta la strada fino alla stazione cercando di nascondere le lacrime, sola come una povera disperata, che in realtà sono. Torno a casa e mio padre torna alle 4. Disperata, in lacrime, così...sofferente da piegarmi in due, prendo il coltello e mi faccio un taglio sul fianco. Sto lì a guardarlo sanguinare, finchè la striscia di sangue non arriva per terra..ritorno in me, mi disinfetto, pulisco e mi medico. Combacia perfettamente con il punto che copre l'elastico della mutandina, lo coprirò così. Spero che non mi controllino fino a quel punto..è da due giorni che non lo fanno. Speriamo. Altrimenti semplicemente dirò la verità: che per me è impossibile non farlo, ed è l'unico modo per sopravvivere.
Passando a cose...migliori in un certo senso, oggi sono andata dal nutrizionista.
Mi ha dato un'ottima impressione, sembra davvero un ottimo medico e un'ottima persona. Quanti ottimi.
Mi ha chiesto tante cose, i miei problemi sul cibo, quando sono iniziati, esattamente in cosa consistono, e poi se avessi altre cose da dirgli. Dopo il mio silenzio dice che la Trapanese -mia dottoressa- gli ha già detto qualcosa. Allora glielo dico: depressione, autolesionismo. Mi guarda triste, e poi annota tutto. Il peso alla nascita, il mio peso di ora dopo avermi pesata -non me lo dice. Non potrò conoscere il mio peso. Alle ragazze con dca non dice mai quanto pesano, le pesa di spalle. A casa i miei dovranno buttare la bilancia, non dovrò pesarmi, mai, se non da lui, una volta a settimana. Mi ha detto che dovrò fare esattamente come dice lui, e mi permetterà di arrivare a 55 chili. Mi sento una subdola bugiarda quando ho fatto cenno di si alla sua domanda: "Vuoi stare bene?" No. Voglio solo dimagrire. Ma ti userò per arrivare ai 55 chili e poi a lì dimagrire ancora. E mi sento così in colpa a pensarlo..ma non posso evitarlo.
Questa prima settimana la passerò scrivendo un diario alimentare per lui, per vedere come mangio..anche se già lo sa. Poi inizierà la dieta vera e propria. Non so, speriamo che così riuscirò a diventare m a g r a.
E' stata una giornata per metà pessima, per metà decente e piena di speranza.
Oh, e ho comprato il calendario 2011 di Alice In Wonderland!
Questo mi ha tirata un pochino su. Amo quel film, amo Tim Burton, Johnny Depp, Anne Hathaway e Helena Bonham Carter.
La mia giornata termina con un sorriso, dopo tutto. Forse tagliarmi mi ha aiutata a calmarmi. Anche se dopo mi sono abbuffata come un maiale: Hamburger, rotolini di granchio, due tazze di latte con cioccolato e cereali, pane e burro, ananas, fichi d'india.
Menomale che il diario alimentare con lui l'ho cominciato stasera...
E a voi come va?
Un abbraccio forte,
L.