I wanna be THIN.
I wanna be HAPPY.
I wanna be EVERYTHING.
But I am NOTHING.

giovedì 30 settembre 2010

~19. Stuck.

Bonsoir, mis amies. Guten Abend, meine freunde. Good evening, my friends. Buenas Tardes, mis amigos.
Scusate, sclero linguistico. Sto mischiando troppe lingue. Spagnolo con la collega di papà, inglese con l'amica tedesca, tedesco con l'amica tedesca, francese con lo zio belga.
Però è bello parlare altre lingue. Mi piace. L'inglese è la mia preferita. Se starò meglio, studierò in Inghilterra -se vengo ammessa, certo.
Oggi, oggi, oggi...da dove cominciamo?
Dalla crisi isterica con mio padre, dalla crisi isterica dalla dottoressa, dalla crisi isterica a scuola..?
Ein Dia de mèrde.
Ok, giuro che smetterò di mischiare le lingue.
Entschuldigung.
Scusate.
Bene, iniziamo dall'inizio: a scuola.
A scuola, dopo l'ennesima dimostrazione di freddezza delle mie cosiddette amiche, ho camminato lentamente verso il bagno, mi sono seduta a terra e ho iniziato a piangere silenziosamente, poi convulsamente. Sola, sei sola, sola e patetica. Pensavo. Penso. Sono stata 5 minuti a torcermi le pani e piangere, poi mi sono asciugata con la carta igienica, ho lavato la faccia, mi sono riasciugata e sono calmissimamente ritornata in classe. L'unico motivo che spinge le persone a parlarmi è : che ora è? , oppure : mi dai una gomma?
Eh, si. Devo dire che ho raggiunto un nuovo grado di pateticità.
But it's not over.
Torno a casa, mangio, non ho compiti, o meglio li ho ma non ho ancora i libri, di andare da una mia amica proprio non se ne parlava, e quindi niente compiti.
Guardavo 90210 e alle 17:00 dovevo essere dalla dottoressa. Con l'autobus ci vogliono 40 minuti, con la moto di mio padre 10.
Convintissima che mi avrebbe accompagnata mio padre, alle 4 e mezza gli dico: pà, ricordati che tra 10 minuti dobbiamo scendere, okey?
E lui.. "Ma pensi che sia il tuo autista? Pensi che stia sempre ai comodi tuoi? Sei la solita stupida cretina egoista, purtroppo ho una figlia cretina."
"Papà, ma ero convinta che mi accompagnassi tu, mi accompagni sempre.."
"Non è vero! Ma che dici!" *è vero*
"Pà, ma sei serio? mi accompagni sempre!"
"Certo, solo perchè hai fatto tardi a vedere le porcate che ti vedi tu, e allora ti servo io e vieni da me, ma stavolta no, eh, non ti approfitti di me, ci vai da sola a piedi."
Gli ho spiegato che avrei fatto tardi, che avrebbero speso 80 euro inutili se fossi arrivata a 10 minuti dal termine della seduta, e allora ha iniziato a urlare che queste bassezze con lui non le devo tentare, e poi insulti, insulti, insulti. Mi sono messa a piangere, e ha iniziato a urlare "gne gne gne, che piagnucoli a fare, cretina! Muoviti e vai!"
Non potevo scendere conciata così così ho tentato di smettere di piangere, ma non ci riuscivo, e mentre piangevo per quello mi sono venuti in mente altre mille motivi per piangere, e non riuscivo più a smettere. E giù con altri insulti, alla fine gli dico "mi sto trattenendo dal fare una cosa stupida" "e falla. falla, cretina!" Gli faccio un gestaccio. Fa "vieni qui, subito." No, stavolta non mi metti le mani addosso, penso. Mi fiondo giù per le scale del palazzo e scendo. Alla fine mi accompagna con la moto dicendo che lo deludo sempre di più e che a quanto pare la terapia non ha fatto nulla, ma da idiota sono diventata idiota scostumata.
Vado dalla dottoressa, entro e riscoppio a piangere. Crollo, le dico tutto, calorie, vomito, papà, amicizie finite, sensi di colpa. Piango per qualcosa come venti minuti.
Mi aumenta il Rivotril, e decide di parlare con i miei e mandarmi definitivamente da un nutrizionista. Come se riuscirò a seguire la dieta. Più di 1000 calorie al giorno, ma siamo pazzi?
Non ci riuscirò mai. Non succederà mai.
Tranne quando mi abbuffo, allora si..ma è diverso.
Comunque, devo andarci mercoledì alle 17:30..si vedrà.
Per fortuna dopo la dottoressa ho visto una mia amica che abita lì vicino, che ho incontrato in Irlanda, nelle due settimane in college che ho passato lì.
Andiamo a prendere un caffè, parliamo, ridiamo. Come se niente fosse. Mi parla di quel video delle iene sugli emo che gira, mi dice "certo che anche a te ti devono scambiare per emo con quelle cicatrici" "eh si, spesso me lo chiedono. ma dico, siamo scemi? Io emo? Ma se non sono neanche capace di tirarmi le sopracciglia con le pinzette!"
Risatina.
Bingo bongo.
Come fingo bene.
Prima o poi vado a qualche provino per qualche film.
Oggi ho scritto una canzone. In realtà ho già anche la melodia, ma non ho modo di cantarla, in effetti. La canzone l'ho scritta metà negli ultimi 10 minuti di lezione, metà tornando a casa mentre camminavo, rischiando di venire buttata sotto da due macchine e un motorino.
Eccola, l'ho chiamata "Stuck":

Just sixteen, and stuck here in my pain
I wonder why I have to bear this weight
I don't know how, I don't know when
I started to become this ghost I am



If only I could tell 'em
If only they could understand..



And I'm still here
Waiting for something
And I'm still here
Wishing on a star
While they're living their lives with their heart
And leaving me behind



I know they're right, but I just can't help the sadness
When I see them smile, my heart sinks in the dark
They're right here but so far away
And I can't reach them anymore, they left me back


If only I could tell 'em
If only they could understand..



And I'm still here
Waiting for something
And I'm still here
Wishing on a star
While they're living their lives with their heart
And leaving me behind.


Red tears stream down my arms and legs
Forget it all, just feel the pain
Just wanna cry and disappear
No one to talk, no one to hug me..


And I'm still here
Waiting for something
And I'm still here
Wishing on a star
While they're living their lives with their heart
And leaving me behind.


Ditemi che ne pensate. Ditemelo se fa schifo, è la seconda canzone che scrivo nella mia vita, l'ho scritta in un quarto d'ora, di getto e non sono una poetessa, ergo..non mi offendo! U_U

P.s. Quasi dimenticavo il d.a.!
So:
Colazione: poco latte e pochi cereali (circa 110 kcal)
Pranzo: bastoncini di granchio (51 kcal), fagiolini (35 kcal), pomodoro (15 kcal)
Spuntino: un gambo di sedano, ananas (48 kcal)
Cena: un pomodoro (13 kcal), hamburger (150 kcal), un po' di spezzatino (circa 110 kcal), fetta di pane (150 cal).
Totale: 682 kcal.
Uhm, uhm.
Ho camminato velocemente per 40 minuti.
Un abbraccio,

L.

6 commenti:

  1. Povera piccola tesoro! Ma perchè ti trattano tutti con questa brutezza? Perchè ti urlano tutti contro? Che hai fatto di male nella vita? A me sembra che tu sia l'unica a soffrire in mezzo a mille e mille persone incapaci di comprenderti. Forse nemmeno io posso capirti, però ci provo. Ci voglio provare perchè vedere che stai male fa stare male anche me... soprattutto io capisco che tu sei una persona fantastica che merita MOLTO MOLTO MA MOLTO DI PIU' di tutto questo odio e insulti. Lo capisco dal modo in cui scrivi... anzi trovo che io e te oltre che al nome ci assomigliamo tantissimo! Prima cosa, devo dirti che anche io AMO le lingue straniere (sto studiando cinese e giapponese x conto mio e progetto di andare a studiare a Venezia all'Uni :)), amo disegnare e l'arte, amo scrivere... forse non siamo poi così diverse. Sarebbe bello avere qui un'amica come te! Ma credimi, tu non devi assolutamente ritenerti come la gente ti giudica... sai, le cattiverie che mi sono sentita io da quando ero piccola fino ad ora? Anni, ma molti anni fa ero grassissima, pesavo più di 90kg (anche se sono alta), mi hanno sempre insultata e offesa per questo sono caduta nell'anoressia e non mangiavo piu. Pensavo che se fossi morta sarebbe stato meglio. Ero al limite della magrezza. Poi mi hanno costretta a mangiare quando per 2 giorni ho digiunato, e sono scappata di casa, allora i miei mi hanno chiamata e detto che mi vogliono bene. Sono tornata e stranamente ho mangiato, cose magre, ma ho mangiato. Se penso che in quel periodo Guido veniva qui da mio fratello che aveva solo 17 anni (la mia età ora)! Probabilmente mi considerava una specie di "essere strano" che rifiutava il cibo e se ne stava da sola. Ma poi le cose cambiano... e ora, non mi pento assolutamente di aver continuato a vivere, anche se in quel momento sarei morta volentieri, piu che volentieri. So come devi sentirti, dici che non hai amiche ma ricordati che qualcuno capace di comprenderti c'è sempre al mondo, io non credo che tu sia sola completamente. Probabilmente ti senti così perchè nessuno ti capisce... e questo ti assicuro che è così anche per me. Daltronde chi può capire una che fra tutta la gente normale si abbuffava come una balena per poi vomitare? Mi risparmio di dirle alla gente queste cose per non passare per una pazza totale! Guido sicuramente se lo sapesse mi direbbe "tu sei proprio pazza", altro che comprensione. Meglio tacere, e superare il proprio dolore nel silenzio, oppure parlarne a chi è esperto nel campo. Fai benissimo a vedere questa dottoressa... fai benissimo a sfogarti con lei e piangere, vedrai che ti aiuterà. Una volta le mie amiche mi erano venute a cercare dalla dietologa e io non volevo vederle, perchè quello era il MIO mondo, delle calorie, del peso, un mondo che nessuno avrebbe potuto capire. Vabbè smetto di parlare di cose mie che sennò divento insopportabile!
    La tua canzone, che è scritta in un inglese PERFETTO mi piace tantissimo... rispecchia il modo in cui mi sento tante volte. Io credo che tu abbia provato troppo spesso il dolore sulla tua pelle... quando si soffre continuamente diventa facile esprimere le proprie emozioni sai, a volte, capita di rivelarle quasi senza volerlo davvero. Ma tu finchè avrai voglia e forza di scrivere scrivi! Un giorno qualcuno si soffermerà a leggere le tue parole e si pentirà di non esserti stato vicino molto prima.
    Coraggio, tesoro. Ti abbraccio stretta.

    Laura

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  2. Vorrei solo sottlineare le parole che tu stessa hai scritto sul mio blog:

    TUTTI MERITANO DI STARE BENE

    Ecco, sappi che in questo cerchio di persone sei compresa anche tu!
    Quindi armati di santa pazienza e smettila di farti del male da sola.
    Troppo comodo pensare al cibo invece che affrontare i problemi reali. E' facile.
    L'ho fatto anch'io per anni..
    Ma arriva un momento in cui bisogna trovare la forza di dire basta!

    Io ti sono vicina. E posso dire che capisco bene le cose che hai scritto.
    Mi raccomando, non avere mai paura di piangere.
    Se senti il bisogno di farlo, non porti alcun limite. Piangi SENZA FRENI, senza vergogna, SENZA TRATTENERTI. Fino a che non ti sentirai soddisfatta.
    E' un'ottima cura


    Ah, quasi dimenticavo, la canzone è bellissima. Spero di sentirne anche la melodia al più presto!
    ;)

    un bacio
    .Alice

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  3. è bella la canzone!
    che situazione... davvero dura sembrerebbe. mi dispiace. ma ce la farai a stare meglio, in un modo o nell'altro, crescerai, cambierai non preoccuparti. un bacio.

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  4. 1\3 Ciao ragazza,
    mi ritrovo di nuovo qui a scriverti, ma purtroppo oggi è una giornata molto piena, non avrò molto tempo per dire tutto quello

    che vorrei...metterei soltanto un accento sulla questione "papà"...dispiace leggere ciò che scrivi, dispiace sapere che un

    padre non si renda conto di cosa serva e cosa succeda a sua figlia, dispiace sapere che ti tratta così...di certo non è dalla

    parte della ragione, di certo così non risolverà mai nulla. Credimi però: non è semplice esser un genitore. Con questo non

    voglio dire che lo stò scusando, ma in base a ciò che è successo a me con la mia famiglia, dopo anni, e dopo aver risanato

    completamente un rapporto ormai giunto alla fine, dove regnava l'indifferenza totale, ti dico: sono tante le motivazioni per

    cui si può arrivare tranquillamente ad una cosa del genere; ma prima tra tutte, è la mancanza di comprensione da ambo le

    parti. Ora...essendo lui l'adulto, tuo padre, di certo dovrebbe esser quello che si sforza di più a capire... ma entrambi

    sappiamo che anche gli adolescenti, a volte, fanno di tutto per nascondere e far sì che i genitori non comprendino. Quindi...

    diciamo che la cosa, il conflitto, si instaura sia per colpa loro, che per colpa nostra. Loro errano nel credere che sia

    giusto "tutto" quello che dicono per noi, noi erriamo non comprendendo che la preoccupazione di un genitore "può arrivare" ad

    esser maniacale se non riesce a risolvere gli apparenti problemi dei suoi figli... inoltre, molto spesso, non valutiamo che

    hanno molta più esperienza di noi, e che le loro parole, sono forgiate da anni di vita vissuta... dovremmo sostianzialmente

    ascoltarli di più, ma per ascoltarli, intendo accettare ciò che loro hanno da dirci. Stessa cosa del resto dovrebbero far

    loro... molte volte credono che non siamo all'altezza dei fatti che ci accadano, e si rifiutano di ascoltare quello che noi

    abbiamo da dirgli, certi che la propria soluzione sia più efficace e giusta. Insomma... è da questo che poi pian piano

    nascono i conflitti, e la situazione degenera nel tempo come nel tuo caso... da ambo i lati non sussiste la necessaria

    comprensione che arriva a far capire ad entrambi, che la cosa più giusta ed equa sarebbe trovare un punto di incontro, una

    via di mezzo... arrivati a questo punto quindi, esiste solo una cosa da fare..."superarsi".

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  5. 2/3 Esatto, devi letteralmente superarti. Se vuoi iniziare a recidere tutta la serie di conflitti che ormai avete instaurato,

    purtroppo, ora devi esser tu a farlo... perchè lui, con la sua età, non è più nella condizione "di capire realmente" quale

    sia il problema, e come risolvero. Cerco di spiegarmi meglio. La tua mente (che comprende certezze, dubbi, pensieri, punti di

    vista e modi di essere) a differenza della sua, è flessibile e in continuo sviluppo avendo 16 anni (e lo farà fino ai 30,

    anni in cui inizierà a cristallizzarsi con tutte le tue certezze e i tuoi modi di essere). TU ora hai la capacità di

    comprendere che puoi cambiare il tuo modo di pensare e di essere nei suoi confronti, lui no. Ma non perchè non lo voglia, ma

    perchè è sicuro che le cose siano e stiano in un certo modo, ed è sicuro che esiste solo un unico modo per risolvere...il

    suo....quello che LUI pensa. Di solito, non è alla tuà età che la vita ti chiede di far certe cose... di solito, quando i

    genitori si avviano alla vecchiaia, i figli ormai grandi iniziano a prendersi cura di loro, e i ruoli si capovolgono.

    Ecco...questo è il caso in cui, devi aprire una piccola parentesi sul contensto, e cominciare, finchè ce ne sarà il bisogno,

    di fare il contrario. Nel senso... cerca di andargli incontro. Per quanto esso sbagli, (e neanche poco a trattarti così)

    sforzati di fargli sentire il tuo affetto, di fargli sapere "di più" chi e cosa sei, e magari come la pensi... sforzati

    affinchè la situazione non continuii con il suo declino... una volta che risolverà il tutto, perchè ti assicuro che questo

    accadrà, allora potrai vedere e accertarti tu stessa che tuo padre avrà cambiato opinione su di te, e che da quel giorno in

    poi ti comprenderà, nel bene e nel male. Purtroppo non esistono altri modi... devi letteralmente stupirlo. Questo che ti stò

    dicendo, non è una cosa che metterai sù e risolverai dall'oggi al domani, ma prima cominci, e prima la situazione cambierà.

    Io ti giuro, che se accetterai il mio consiglio, entro breve ti accorgerai da sola della differenza.

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  6. 3\3 Sei una ragazza inteliggentissima, hai tutte le armi e le doti per poter almeno tentare. Sforzati ti prego, perchè se

    tenterai, un giorno ti ritroverai finalmente nella vera situazione in cui vorresti esser con i tuoi, e ti assicuro che non

    esiste nulla di meglio. Cerca di abbattere più muri possibili, cerca di svelarti almeno su quel che puoi... fagli sentire le

    tue emozioni, digli di più su cosa ti succede, dimostragli attenzione se vogliono parlarti. Non esistono altri esseri in giro

    su cui puoi contare di più (i tuoi genitori), ma di solito alla tua età è quasi impossibile capirlo. Io posso giurartelo.

    Loro saranno con te fino all'ultimo dei loro giorni, e quando la situazione cambierà, ti renderai conto che, avere dei

    genitori "sani" nei propri confronti, è come possedere un tesoro. In questo momento sono entrambi (tuo padre e tua madre)

    intrisi di preoccupazioni più o meno valide... non hanno la freddezza per comprendere che il loro comportamento è

    assolutamente sbagliato e controproducente... tu invece, piccola stellina brillante, puoi arrivarci. Cerca di rivedere "in

    toto" il tuo modo di relazionarti con loro, cerca di recuperare il tutto. Se riuscirai a stabilire un vero contatto emotivo

    con loro, non potranno più essere "estranei"... perchè soltanto una cosa non riusciranno mai a rifiutare da te: il tuo

    affetto. E anche lui, l'affetto, oltre alla comprensione, il motivo per cui state andando in una certa direzione. Forse manca

    in tuo padre, ma il tuo può risvegliare il suo. Tieni duro quindi, "non chiuderti in te stessa e con il mondo": questo di

    solito è l'effetto che procura "la separazione in casa tra figli e genitori"... e indubbiamente e anche quello che stà

    succedendo a te.

    Un saluto, e buon week-end!

    Ps: perdona le mie dure parole usate per il post precedente, ma vederti soffrire è soffrire anche per me.

    Tiziano.

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